Per molte persone Settembre è il mese giusto per iniziare una “dieta”. Anzi, è il periodo in cui tante cose sembrano dover iniziare, come l’iscrizione ad un corso di fitness, solo che spesso è così ogni anno.
Eh sì perchè la storia si ripete e a volte succede più volte l’anno, in tutti quei periodi che sono vissuti come una ri-partenza.
Il problema è il “ripetersi”
Che il nostro peso oscilli di 2 o 3 kg è fisiologico ed è legato anche alla quotidianità: dipende da quanta acqua beviamo, da quanto regolare è il nostro intestino, da quanto sale consumiamo.
Insomma, oscillazioni nell’arco della settimana sono comuni e fanno parte di noi. Mediamente però il nostro peso dovrebbe rimanere stabile, nell’arco dei 12 mesi, pur oscillando periodicamente di questi 3 kg. Ritrovarsi ogni volta a dover ri-perdere gli stessi kg invece è indice che qualcosa non va.
Quando le oscillazioni sono maggiori
E associate a numerose “diete”, il problema è un altro. I fattori coinvolti nel dimagrimento sono diversi, ma quando questo richiede frequenti regimi alimentari, si accompagna ad un recupero di peso e non è associato a problematiche metaboliche, è necessario indagare la sfera psico-emotiva.
Non è più tempo di calorie e consumo energetico: è ormai noto che nel dimagrimento sono coinvolte questioni che vanno al di là della semplice tematica alimentare.
Sono frequenti i casi in cui
La componente emotiva gioca un ruolo cruciale, facendoci sentire sotto pressione, a disagio, incapaci, a tal punto da non riuscire a seguire i consigli alimentari con serenità.
Invece di affrontarli con curiosità e con la voglia di prenderci cura di noi, li viviamo come una sfida a noi stessi, come un test per dimostrare agli altri quanto valiamo, come unica occasione di raggiungere un giusto livello di soddisfazione nella vita.
Ecco perchè la frase “la dieta non funziona”
Non ha senso. Gli attori in gioco sono diversi: il paziente, il professionista, i consigli alimentari in sè, il metabolismo, le emozioni del paziente, l’empatia del professionista, lo stato d’animo con cui entrambi si rivolgono e ascoltano l’altro, la famiglia del paziente, l’ambiente lavorativo,…
Come vedi non è un semplice conteggio calorico, ma una sinfonia fatta di meccanismi metabolici, relazioni e stati d’animo.
Ecco perchè ti consiglio di riflettere
Sì, di riflettere. Se hai intenzione di iniziare una “dieta” e non è la prima volta che lo fai, chiediti cosa ha funzionato davvero fino ad oggi.
Con questo non mi riferisco al tuo peso: se ogni volta lo riprendi, significa che quel percorso non ha funzionato davvero. Come ti ho spiegato prima, delle oscillazioni di 2 o 3 kg sono fisiologiche, di più no. Ancora meno il recupero di tutto il peso perso.
Se ogni volta raggiungi l’obiettivo e ti ritrovi a doverti rimettere in gioco è perchè qualcosa non ha funzionato e questo qualcosa non è la dieta. Avendo perso massa grassa possiamo affermare che il tuo metabolismo funziona, il punto è un altro: non hai mantenuto il peso per lungo tempo e le sue oscillazioni non sono state fisiologiche, piuttosto sono una vera e propria ripresa…il problema non è la dieta, ma come tu l’hai affrontata!
Capisci la differenza?
Spesso tendiamo a pensare che la dieta funziona o non funziona solo in base alle variazioni di peso, invece le cose stanno diversamente.
Per dire che un regime dimagrante funziona, devo prima di tutto verificare di perdere la massa grassa, cosa che non sempre va di pari passo al peso (se accumulo liquidi il peso può non scendere, anche se la massa grassa cala!), poi devo verificare che questo calo sia costante nel tempo, cioè di non riprendere i kg.
Se questo succede (cioè se recupero i kg) o c’è qualcosa che non va a livello metabolico oppure ci sono delle problematiche in altri ambiti, alle quali non ho mai dato importanza.
Puoi aver fatto tante diete, ma non è detto che tu abbia fatto le cose nel modo giusto!